Sport ed etica, l’orgoglio Maronea, la biografia di Cosco e il progetto ‘VinCo’ al centro di un dibattito a Montefalcone nel Sannio: a parlarne D’Angelo, Pietracupa e Formato

È stato l’ultimo incontro del 2016. A Montefalcone nel Sannio, il giornalista Giuseppe Formato, direttore responsabile di CBlive, e il presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa, insieme col sindaco Gigino D’Angelo, hanno presentato il libro ‘Grazie per questo momento. La storia di Vincenzo Cosco’ e il progetto ‘VinCo la partita della salute: Vincenzo Cosco continua ad allenare’, che approderà nella scuola del centro trignino la prossima primavera.

L’incontro, dal titolo ‘Sport ed etica: l’importanza del calcio sul territorio e l’orgoglio Maronea’, ha visto la partecipazione attiva anche di Nicola Sabetta, presidente della Maronea, l’allenatore del team rossoblù, Nicola Lallopizzi, ed Enrico Lattanzio.

“Ho sposato immediatamente l’idea di Giuseppe e Mario – le parole del sindaco Gigino D’Angeloe credo che in primavera col progetto legato all’iniziativa editoriale saremo nella scuola di Montefalcone nel Sannio. Voglio far capire agli studenti l’importanza del messaggio lanciato dal libro e dal progetto, spiegando ai nostri ragazzi quanto sia importante avere chi, sul territorio, si dedica l’intera giornata per provare a dare risposte a chi ha un problema serio. Quando ti scontri di fronte alla realtà, infatti, cambiano le giornate e il modo di agire e pensare. Io ho toccato con mano tutto ciò che fa la Neuromed, anzi ne approfitto per ringraziare il presidente Pietracupa, perché oggi grazie a questa struttura mio figlio è vivo. Non glielo avevo mai detto. Strutture che fanno ricerca vicino casa evitano i viaggi della speranza e ti permettono di curarti nel calore di casa”.

“L’abbinamento tra sport, medicina, Neuromed, Giuseppe, Mario, il libro e il progetto – il pensiero di D’Angelo ha creato un sistema orgoglio del nostro Molise. La Neuromed ha sposato l’iniziativa, perché vuole continuare a lavorare per dare risposte a chi vive un dramma, magari con l’auspicio che un domani si possa arrivare a evitare la malattia, prevenendola”.

Il sindaco Gigino D’Angelo è un grande appassionato di calcio ed è il primo tifoso della Maronea: “Abbiamo tolto i ragazzi dal bar e questo è il primo obiettivo associativo. Cosco ha interpretato l’idea del calcio come strumento di riscatto, perché metteva in campo passione e rabbia, le stesse caratteristiche che hanno contraddistinto per due volte la lotta al male. Nel giorno della presentazione del libro al Teatro Savoia ho capito che, nelle vita, vale la pena impegnarsi per uno scopo”.

“Sono felice di essere qui – ha esordito il presidente Mario Pietracupa – perché mi lega un’amicizia epidermica con il sindaco Gigino D’Angelo, una gran brava persona, al servizio della vostra comunità. Spesso mi chiama, ma mai per fatti suoi personali, sempre per problematiche dei suoi concittadini. Al giorno d’oggi, questo è il valore aggiunto di chi è chiamato ad amministrare a tutti i livelli”.

“L’orgoglio Maronea – ha spiegato Pietracupa – deve essere inteso come quello di essere molisani. Oggigiorno, tutti noi siamo chiamati a inventarci qualcosa di particolare, per continuare ad andare orgogliosi del nostro Molise. Io ho giocato a calcio negli anni ’70 e all’epoca disputavamo il campionato di Prima categoria campana e quell’esperienza mi è servita per farmi capire cosa significhi conoscere le persone sui campi da calcio. Lo sport crea legami duraturi”.

“Io – ha proseguito il presidente della Fondazione Neuromed – sono subentrato anni fa nel Campobasso, in serie C2, prendendo in mano una situazione drammatica. Mi sono sempre chiesto a cosa servisse avere una squadra, seppur nel professionismo, chiusa nello stadio di Selva Piana e nella città. Per fare un grande progetto serve essere presenti in tutti i centri del Molise e questa mia idea fu ripresa anni dopo da Cosco, il quale fu tra i pochi a capire quale fosse il problema che attanaglia il calcio in Molise. Senza sinergia non c’è crescita. E mister Cosco, tra le prime tappe, scelse proprio Montefalcone nel Sannio per creare questo clima di integrazione tra il capoluogo e le realtà più piccole, che sono quelle che formano il Molise. Mi compiaccio quando sento parlare della Maronea, un club che punta sulla scuola calcio e che in prima squadra dà spazio, innanzitutto, ai ragazzi della cittadina. E lo fa in una categoria, la Promozione, che inizia a essere competitiva e qualche rinforzo, nell’ottica dell’obiettivo stagionale da raggiungere, non guasterebbe assolutamente. Questo è l’orgoglio dei ragazzi e, più in generale, dei molisani. Io sono innamorato del Molise e sono consapevole che occorre fare qualcosa affinché i nostri ragazzi restino sul territorio a lavorare”.

“Il calcio – il pensiero di Pietracupa – consente di non far cadere i ragazzi nelle brutte tentazioni, ma anche di far fare loro sport, migliorandone la qualità della vita. Stesso obiettivo che ha la Neuromed. Il sindaco D’Angelo ci ha fatto i complimenti, ma credo che noi non facciamo nulla di eccezionale. Abbiamo creato una struttura di eccellenza di tutti e per tutti, perché, soprattutto in sanità in quanto occorre dare risposte immediate, non ha senso fare le cose a metà”.

“Il libro ha una finalità – le parole di Pietracupaperché Cosco voleva lasciare un segno, dopo quello già lasciato nello sport. L’etica, così come la ricerca, sono concetti astratti, che assumono concretezza con delle azioni degne di nota. Noi della Fondazione Neuromed e il giornalista Formato, per volere dello Special Wolf, abbiamo assunto il ruolo di veicolo per trasmettere il messaggio che avrebbe voluto far circolare il compianto allenatore di Santa Croce di Magliano. L’amico Giuseppe Formato – mi piace ricordare a ogni nostro incontro – è stato, in quest’occasione, un autore atipico, perché è rimasto nell’angolino superiore, rendendo protagonisti i personaggi del racconto. In genere, chi scrive è guidato dal proprio egocentrismo, mentre chi sfoglia le pagine di questo libro legge Vincenzo Cosco, del quale è rappresentato uno spaccato di vita di una persona particolare. Dopo aver letto il libro, anche chi non ha fatto in tempo a conoscere l’allenatore molisano ha l’impressione di averlo conosciuto quando era in vita”.

Pietracupa ha approfittato dell’occasione anche per parlare di sanità, sottolineando quello che potrebbe avvenire in un futuro non troppo remoto: “Rabbrividisco quando sento parlare che nei vecchi ospedali si vogliono costituire le Residenze Sanitarie Anziani. Immaginate voi gli anziani dei nostri paesi, abituati a star seduti davanti casa e parlare col vicino. Li condanneremo al carcere e a una sofferenza senza eguali, trasportandoli in una scatola di cemento, dove avrebbero come panorama soltanto il cortile. Immagino, invece, una RSA diffusa, con l’assistenza domiciliare. Daremo una maggiore qualità di vita ai nostri padri. Oggigiorno, in Molise, siamo in una fase post-industriale e occorre ingegnarsi per fare qualcosa di importante. La Neuromed ha creato una struttura con oltre duemila dipendenti e a me appassiona lavorare per loro, andando in giro per far capire che la ricerca è la nostra vita quotidiana. Il progetto legato alla biografia di Cosco è una battaglia contro la diffidenza, l’isolamento e la prevenzione, partendo da chi costituirà il futuro della società molisana: gli studenti delle nostre scuole. Noi abbiamo un obiettivo ambizioso, che non è solo curare, bensì quello di cercare di evitare che le persone si ammalino”.

A conclusione dell’interessante serata è intervenuto il giornalista Giuseppe Formato, anche moderatore del dibattito, il quale ha raccontato alcuni aneddoti di come è nato il libro, presentandone i suoi contenuti. L’autore di ‘Grazie per questo momento. La storia di Vincenzo Cosco’ (Edizioni Keplero), inoltre, ha tracciato il bilancio delle presentazioni del libro, che hanno visto il gruppo di lavoro girare il Centro-Sud, per lanciare il messaggio dello Special Wolf e del progetto ‘Vinco la partita della salute: Vincenzo Cosco continua ad allenare’.

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